La scelta del materiale

Alcune volte mi viene chiesto come mai per la realizzazione dei miei articoli abbia scelto un determinato materiale e non un altro, adducendo che le vibrazioni di risonanza della canna sarebbero andate meglio.

Io non so chi metta in giro certe voci sulla risonanza della canna ma sarebbe meglio che la smettesse e che si leggesse un manuale tecnico sull’argomento (come il bel testo di Cristian Bettin sulle munizioni).

La scelta del materiale è avvenuta in base a parametri di equilibrio tra le necessità e la funzionalità.

Ho scelto un acciaio da costruzione che fosse lavorabile e si adattasse il meglio possibile alla funzionalità del morsetto. Nei miei esperimenti ho testato anche materiali più tenaci con altri trattamenti superficiali ma il risultato di adattabilità sulla canna non sono mai stati così buoni.

Riguardo le viti

Un recente articolo sulla rivista Armi Magazine ha sottolineato la scelta delle viti a corredo dei freni per carabina. La mia scelta è andata su un prodotto (maledettamente costoso) in acciaio inox A2 brunito o lucido a seconda del materiale che costituisce il freno di bocca. La scelta è stata fatta dopo lunghi test di sparo dove ho notato che i gas di ritorno dalla prima camera lambiscono la superfice delle viti e tendono a corroderle se non addirittura a tagliarle.

Le viti in inox hanno si una minore coppia di serraggio ma garantiscono all’utente medio di sparare per anni preoccupandosi solo di dare una spazzolata unta alle viti (come al freno) alla fine della sessione di tiro.

Ho scelto inoltre di usare viti torx al posto delle normali viti a brugola perché negli anni di attività di armaiolo ho trovato spessissimo le teste delle brugole rovinate e inservibili mentre le torx restano per lo più fruibili per tutto il loro ciclo di utilizzo. Non solo, a differenza delle brugole, le torx hanno una misura univoca in tutto il mondo.